Il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico sta sconvolgendo gli equilibri del nostro pianeta.
Rispetto al periodo preindustriale, le temperature medie globali sono aumentate* di circa 1.1°C.
L’impatto di questo cambiamento è evidente: innalzamento dei mari, inaridimento di fiumi e laghi, piogge di carattere monsonico, fioriture premature, trombe d’aria, ondate di calore, migrazione di animali e specie vegetali, scioglimento dei ghiacci… le masse ghiacciate globali (ghiacciai perenni, i poli, le distese fredde) si stanno riducendo con una velocità di circa 430.000.000 di tonnellate all’anno**.
Le conseguenze del cambiamento climatico destano enorme preoccupazione, soprattutto perché alcuni dei fenomeni citati, sempre meno straordinari, sono da considerarsi ormai irreversibili.
È direttamente l’uomo a doversi impegnare per porre un freno a questo processo e ad invertirne la rotta, poiché la causa principale dello sconvolgimento climatico è collegata all’attività antropica1.
La vita sul pianeta dipende dal sole, ma lo sviluppo di gas serra derivanti dallo sfruttamento di combustibili di natura fossile genera un cortocircuito. La cappa gassosa, composta principalmente da CO2, limita la dispersione del calore riflesso dal pianeta. I gas serra, infatti, assorbono il 90% dell’energia riflessa, surriscaldando atmosfera, oceani e la terra. Il sole, a causa dell’impatto delle nostre attività sul clima, rischia di trasformarsi in un pericolo.
La comunità scientifica, analizzando i dati raccolti attraverso studi sistematici avviati già nel 1970, riaccende i riflettori sulla necessità di invertire tempestivamente questa tendenza.
* fonte – OMM – Organizzazione Metereologica Mondiale e NASA Global Climate Change.
** fonte – NASA Global Climate Change.
1 fonte – IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change.