Il Brasile assume nella visione di Niccolò De Nora un'importanza strategica fondamentale per il controllo dell’area sudamericana. Siamo all’inizio degli anni ‘80 e il paese è regolato da un rigido sistema protezionistico che rende di fatto impossibile l'apertura diretta di una società con capitale straniero. Niccolò De Nora riesce a definire un accordo direttamente con il governo e a fondare, nel 1983, De Nora do Brasil. Nel corso degli anni ‘90, l’azienda cresce in misura notevole, dominando il settore degli anodi metallici in Brasile e in tutto il Sud America.
Nello stesso periodo, il Gruppo guarda con interesse anche all’India ed ai mercati asiatici. L’India è un paese molto popoloso, con un'industria elettrochimica piuttosto sviluppata e con grandi potenzialità di crescita sia nel settore delle celle a membrana sia in quello delle celle a diaframma. Dal punto di vista politico, anche il mercato indiano è regolato da un rigido sistema di norme protezionistiche che rende necessaria la presenza di partner locali per la costituzione di società di capitali. Niccolò De Nora individua il partner ideale nell’azienda svedese Swedish Match, che da molti anni produce fiammiferi in India. Dall’accordo nasce la “Wimco”, che avvia la produzione degli anodi DSA® e che opera con ottimi risultati. Poi, gradualmente, il partner svedese inizia a perdere terreno, indebolito dalla crescita del consumo degli accendini. Mentre l'azienda si sostiene grazie alle forze del gruppo italiano, Niccolò De Nora compie un viaggio in India, al termine del quale approda a Goa, e nel 1989 fonda la nuova società elettrochimica Titanor Components che, nel giro di breve tempo, viene quotata in borsa. È la prima volta nella storia del Gruppo De Nora: un esordio per molti versi obbligato dalle leggi indiane, ma comunque caratterizzato da un rilevante successo.