Internazionalizzazione

Niccolò De Nora attribuisce grande spazio e autonomia a Permelec e pone gli anodi DSA® al centro delle politiche di sviluppo strategico dell’azienda. "Gli impianti servono per vendere gli anodi DSA®, afferma Niccolò De Nora, “e gli anodi DSA® servono per vendere gli impianti”. Ben consigliato dai responsabili di settore, comprende che in un mercato maturo non è più sostenibile la concentrazione di tutte le attività nella sola sede di via Bistolfi a Milano. Niccolò De Nora intuisce che nel mercato moderno, “per vendere nel mondo, bisogna andare nel mondo a vendere”. Inizia così una coraggiosa ma assai proficua politica di espansione del Gruppo De Nora che negli anni '80 e '90 apre numerose consociate nei punti chiave del pianeta. Attraverso la delocalizzazione, l’azienda riesce a consolidare la propria posizione internazionale e ad acquisire significativi vantaggi competitivi.

L'espansione del gruppo guidato da Niccolò De Nora inizia con una intelligente rilettura dell'accordo che dal 1968 lega l'azienda di via Bistolfi alla giapponese Mitsui. Nel 1980, Niccolò si convince che la partnership con il colosso nipponico debba generare utili molto più consistenti di quelli che emergono dai bilanci. Questa convinzione matura in seguito ad un'attenta analisi degli elementi dello scenario competitivo giapponese, tra cui la particolare struttura del mercato, il posizionamento tecnologico del gruppo misto Mitsui-De Nora e la generale avanzata tecnologica del paese. Niccolò De Nora avvia un'ulteriore indagine conoscitiva, si confronta con i vertici della società nipponica e inizia una trattativa che conduce i giapponesi a distribuire significativi dividendi. Il denaro svincolato viene reinvestito nell'azienda e impiegato per realizzare la seconda tessera del network internazionale: "De Nora do Brasil”. 

Il Brasile assume nella visione di Niccolò De Nora un'importanza strategica fondamentale per il controllo dell’area sudamericana. Siamo all’inizio degli anni ‘80 e il paese è regolato da un rigido sistema protezionistico che rende di fatto impossibile l'apertura diretta di una società con capitale straniero. Niccolò De Nora riesce a definire un accordo direttamente con il governo e a fondare, nel 1983, De Nora do Brasil. Nel corso degli anni ‘90, l’azienda cresce in misura notevole, dominando il settore degli anodi metallici in Brasile e in tutto il Sud America.

Nello stesso periodo, il Gruppo guarda con interesse anche all’India ed ai mercati asiatici. L’India è un paese molto popoloso, con un'industria elettrochimica piuttosto sviluppata e con grandi potenzialità di crescita sia nel settore delle celle a membrana sia in quello delle celle a diaframma. Dal punto di vista politico, anche il mercato indiano è regolato da un rigido sistema di norme protezionistiche che rende necessaria la presenza di partner locali per la costituzione di società di capitali. Niccolò De Nora individua il partner ideale nell’azienda svedese Swedish Match, che da molti anni produce fiammiferi in India. Dall’accordo nasce la “Wimco”, che avvia la produzione degli anodi DSA® e che opera con ottimi risultati. Poi, gradualmente, il partner svedese inizia a perdere terreno, indebolito dalla crescita del consumo degli accendini. Mentre l'azienda si sostiene grazie alle forze del gruppo italiano, Niccolò De Nora compie un viaggio in India, al termine del quale approda a Goa, e nel 1989 fonda la nuova società elettrochimica Titanor Components che, nel giro di breve tempo, viene quotata in borsa. È la prima volta nella storia del Gruppo De Nora: un esordio per molti versi obbligato dalle leggi indiane, ma comunque caratterizzato da un rilevante successo.

In questo periodo, Niccolò De Nora stringe un intenso rapporto di amicizia con Lim Soo Peng, influente politico e industriale di Singapore, che lo convince ad impiantare una fabbrica anche nel suo paese. Anche quest'azienda farà registrare ottimi risultati e presidierà con efficacia tutta la consistente produzione del sud est asiatico. All’inizio degli anni ’90, il Gruppo De Nora intuisce le enormi potenzialità del mercato cinese e decide di entrare anche in questo grande paese con lo scopo di produrre un elettrodo a basso costo da utilizzare nelle celle a diaframma. In questo periodo, la tecnologia cinese è ancora piuttosto arretrata e si compone prevalentemente di impianti a diaframma con elettrodi di bassa qualità, realizzati localmente. Come già era successo con le precedenti consociate d'oltreoceano, l'ingresso del Gruppo De Nora nel mercato cinese si realizza all'inizio attraverso una società mista. Il partner locale è il proprietario di una piccola azienda di produzione di anodi rivestiti. Nel 1993, Niccolò De Nora acquisisce il 70% delle quote della società e dalla metà degli anni '90 “jiangyin De Nora Tian Li” si sviluppa a tal punto da richiedere la realizzazione di un secondo stabilimento di proporzioni molto maggiori, in grado di soddisfare anche buona parte della produzione rivolta al mercato giapponese.

Nella seconda metà degli anni ’90, giunge il momento di guardare anche all'Europa. A Niccolò De Nora interessa in particolare la Germania, un paese caratterizzato da grandi risorse tecnologiche e notevoli opportunità di mercato. La consociata tedesca nasce grazie ad una joint venture con Heraeus, gruppo leader nella commercializzazione dei metalli preziosi. Dopo qualche anno, Heraeus decide di avviare un processo di ristrutturazione che escluda il settore degli anodi rivestiti, considerato non strategico. Al seminario Permelec di Venezia del 1998, Jurgen Heraeus, proprietario della società e legato a Niccolò De Nora da un intenso rapporto di amicizia e stima, propone la vendita di quella porzione di attività. Niccolò De Nora non ha esitazioni e tratta l'acquisto del pacchetto azionario direttamente a Venezia. La nuova "De Nora Deutschland” avvia un'attività di straordinario successo, raggiunge importanti traguardi tecnologici e commerciali e presenta utili in costante crescita. Un risultato di estrema importanza per il futuro del Gruppo De Nora, reso possibile dall’intuizione di Niccolò De Nora, dalla sua determinazione, dalla sua capacità di decidere in tempi rapidi, cogliendo il momento opportuno, l'attimo prezioso.

La storia prosegue nel prossimo racconto: restate sintonizzati!