Oronzio De Nora nasce ad Altamura, in provincia di Bari, il 19 marzo del 1899. La storia, però, comincia molti anni prima, con un altro Oronzio De Nora, il nonno paterno, progettista e installatore di macchine a vapore sui battelli navali. Dopo essere stato numerose volte in Estremo Oriente, nonno Oronzio torna in patria e riceve dal Comune di Altamura l'incarico di costruire una fabbrica con un mulino per la macinazione del grano, un panificio e un pastificio. La fabbrica avrebbe dovuto funzionare grazie all'energia fornita da una macchina a vapore. Siamo nel 1860 e ad Altamura non c'è un acquedotto né un corso d'acqua nelle vicinanze. Il nonno di Oronzio De Nora possiede però il dono della creatività: architetta un razionale sistema di raccolta dell'acqua piovana dai tetti delle case, cui affianca un ingegnoso sistema di raccolta delle acque di scorrimento stradali, sfruttando la naturale pendenza del terreno e costruendo a valle del paese una serie di cisterne. L'acqua di quelle cisterne avrebbe poi alimentato la caldaia a vapore, permettendo al mulino di funzionare. Nei nuovi forni di Altamura si produrranno pagnotte oggi famose in tutta Italia e conosciute come "pane di Altamura”.
Gli inizi di Oronzio De Nora
Una cinquantina di anni dopo la costruzione del mulino di Altamura, Oronzio De Nora è uno studente, bravo soprattutto in aritmetica e scienze. Il piccolo Oronzio si reca spesso a visitare l'acquedotto di Altamura, di cui il padre, Michele De Nora, è ingegnere responsabile. Per il piccolo Oronzio, il padre Michele è un punto di riferimento insostituibile. Durante le gite insieme al padre, Oronzio affina l'amore per le scienze, apprende uno stile di vita, getta le basi per consolidare quella filosofia del lavoro e dell'impegno che non lo abbandonerà più. Il padre gli mostra i dettagli tecnici del nuovo acquedotto e insegna al figlio i segreti dei materiali e il piacere del lavoro manuale, che non è un'appendice della progettazione, ma il momento nobile in cui si perfezionano le idee e si trasformano i progetti in realtà. Oronzio De Nora è ancora poco più di un bambino, ma è già un genio: deve solo diventarne consapevole. Il padre gli sta dando gli strumenti per ascoltare il suo talento, comprenderlo e governarlo.
Nel novembre del 1916 Oronzio De Nora si iscrive al corso di Fisica e Matematica dell'Università di Napoli. Una volta conseguito il diploma, si trasferisce a Milano per iscriversi a Ingegneria Industriale presso il Politecnico e, durante l'ultimo anno, riesce ad iscriversi alla prestigiosa Scuola di Elettrotecnica “Carlo Erba". Nell'inverno del 1922 Oronzio De Nora si è appena laureato in Ingegneria Industriale: per lui è appena iniziata una nuova vita ed è giunto il momento di mettere in pratica gli insegnamenti del padre, quella filosofia di vita appresa durante le gite all'acquedotto di Altamura.